LA NATURA SUONA Performance interattiva di corpi, voci e musica vegetale
un progetto di “Libero teatro”
scritto, diretto e interpretato da Luca Di Tommaso e Monica Pinto.
La natura è da sempre per noi fonte di meraviglia e ispirazione. Ma difficilmente avremmo immaginato di poter ascoltare musica generata da piante e alberi. L'incontro con un piccolo dispositivo elettronico ce ne ha dato l'opportunità. È da questo incontro che nasce "La natura suona”, un evento performativo e rituale, realizzato da due artisti, un attore-regista e una cantante-cantautrice, sul tema dell’intimo rapporto uomo-natura, un rapporto da ricostruire e riscoprire per compiere un autentico percorso di profonda connessione con se stessi e con l’intero universo. Un evento poetico e suggestivo, che coinvolge emozione, sensorialità e pensiero dei partecipanti, attraverso l’interazione della voce e del corpo con la “musica vegetale” e in cui interagiscono diversi linguaggi: testi poetici, brani musicali, improvvisazioni sonore e vocali, partiture corporee. La drammaturgia è originale ma si nutre di suggestioni e ispirazioni, da Baudelaire, Gibran, Whitman, Neurda. Le musiche sono di Antonio Vivaldi, Danit, Monica Pinto. Un dispositivo d'ascolto Tutto un filone sperimentale della botanica moderna si dedica a indagare sulla sensibilità, l'intelligenza e la capacità comunicativa delle piante. Questi studi hanno condotto alla creazione di un dispositivo che, captando i segnali elettrici delle piante, li traduce in suoni musicali che hanno un’accordatura di 432 Hz, considerata la frequenza che risuona naturalmente con le frequenze base del nostro organismo e dell'universo. Le piante variano continuamente la loro attività elettrica poiché sono influenzate da fattori di natura fisiologica e dall'ambiente esterno (variazioni di umidità, di luce, contatto con animali o uomini ecc.), di conseguenza, quando esse vengono collegate a questo dispositivo, anche la loro produzione sonora sarà suscettibile di continui cambiamenti. Non sarà mai possibile ascoltare due volte la medesima cellula musicale.
Location: la performance è pensata per essere realizzata all’aperto, in un contesto naturale (un parco, un cortile o al limite un giardino), dove sia possibile interagire con la natura vegetale e darle voce. A seconda del luogo e delle specie vegetali cui verranno applicati i sensori, la drammaturgia verrà lievemente adattata, quasi come in un site specific.
Interazione con il pubblico: sia durante la performance sia al suo termine, gli artisti conducono il pubblico nella scoperta delle proprie potenzialità vibratorie e musicali, attraverso l’applicazione al corpo dei partecipanti dei sensori del dispositivo d’ascolto.